Pescia Diffondere la conoscenza del patrimonio museale pesciatino, dentro e fuori dal territorio. Questo è stato il principale obiettivo che negli ultimi quattro anni (da quando cioè riveste il ruolo di responsabile scientifico dei muse civici pesciatini) ha visto impegnata Claudia Massi, da poche settimane nominata assessora alla cultura del Comune di Pescia. Lavoro che intende proseguire nell'ambito del nuovo ruolo istituzionale come componente della giunta a Palazzo del Vicario. Il primo impegno in questo senso, da assessora, sarà dunque quello di rilanciare i musei a partire dal lavoro già svolto. Tra le principali attività sviluppate per esempio sulla Gipsoteca “Libero Andreotti” allestita da inizio anni Novanta al Palagio ritroviamo interventi di tutela e conservazione, progetti di digitalizzazione (a partire dalla realizzazione del nuovo sito internet www.museoliberoandreotti.it), ricerche scientifiche come quella confluita nella mostra in corso “Libero Andreotti a Stoccolma 1920. Esposizione d’arte decorativa italiana - Sala 8” visitabile fino al prossimo 7 gennaio e ogni azione finalizzata a restituire piena centralità all’opera di Libero Andreotti, tra i maggiori scultori italiani del primo Novecento.
«Libero Andreotti è nato a Pescia e alla sua città è rimasto sempre legato, soggiornandoci nei periodi estivi e offrendo beneficenze ai locali istituti scolastici e assistenziali, ha lavorato tantissimo in Toscana, ma la sua figura paradossalmente è più nota in realtà internazionali come Parigi o Stoccolma – ha evidenziato Massi in più di una circostanza – il lavoro di questi anni e che desidero proseguire in qualità di assessore è orientato soprattutto a far riscoprire la sua opera attraverso la “sprovincializzazione” di questo museo, che fa parte del Sistema museale pistoiese (Simup) ed è già stato riconosciuto di rilevanza regionale, e aprirlo all’esterno, per diffonderne il più possibile la conoscenza».
Da piccolo museo di provincia, semisconosciuto anche alla popolazione locale, a centro espositivo di livello che vada oltre i confini comunali e della provincia di Pistoia. Lo scorso 19 novembre, in questa ottica, i musei pesciatini sono stati tra l’altro protagonisti della prima giornata di studi dedicata alle gipsoteche e musei d’artista in Toscana, che si è svolta a Montevarchi (Arezzo).
L’iniziativa ha riunito dodici istituzioni toscane di rilievo impegnate nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio plastico tra Otto e Novecento. Oltre a rappresentare un riconoscimento significativo per la città, custode di una delle raccolte più complete e rilevanti dedicate a un singolo artista del XX secolo, la presenza della Gipsoteca Andreotti di Pescia nel confronto tra le principali realtà toscane ha inoltre evidenziato come la collaborazione tra istituzioni possa costituire la base per la creazione di un sistema coordinato delle gipsoteche e dei musei d’artista in Toscana, con la prospettiva di estendere tale rete, in futuro, anche a livello nazionale.
«Centrale è stata - e continuerà ad esserlo in futuro - la collaborazione con personaggi di spicco nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale – ha tenuto a sottolineare la neo assessora alla cultura – in questi anni i musei pesciatini si sono avvalsi del contributo di Brooks Walker, fotografo professionista che nel passato ha lavorato per il Metropolitan Museum di New York, il National Geographic e l’editrice Franco Maria Ricci; poi della preziosa collaborazione dell’associazione Amici dei musei e dei laboratori con gli studenti condotti dalle docenti Stefania Susini e Gabriella Micci; e inoltre della consulenza di Claudio Pizzorusso, professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea e tra i massimi esperti italiani sulla figura di Libero Andreotti; e infine naturalmente del comitato scientifico formato dai funzionari della Soprintendenza coordinato dal professore Emanuele Pellegrini».
Pescia. Ruolo da protagonista per "Pescia Musei" alla prima giornata di studi dedicata a "Gipsoteche e Musei d'artista in Toscana. Azioni e strategie di conservazione e valorizzazione", tenutasi a Montevarchi. L'iniziativa ha riunito dodici istituzioni toscane di rilievo impegnate nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio plastico tra Otto e Novecento, Tra queste, un ruolo centrale e stato ricoperto dal Museo Libero Andreotti, punto di riferimento delle collezioni museali pesciatine, presentato da Claudia Massi, assessore alla cultura del Comune di Pescia, e da Claudio Pizzorusso, consulente del Museo. Nel loro intervento, dal titolo "Il Museo Libero Andreotti: conservazione, ricerca e prospettive di valorizzazione", i relatori hanno illustrato le principali attività sviluppate negli ultimi anni sulla gipsoteca: interventi di tutela e conservazione, progetti di digitalizzazione, ricerche scientifiche e azioni mirate a restituire piena centralità all'opera di Libero Andreotti, tra i maggiori scultori italiani del primo Novecento e figura profondamente legata alla città di Pescia.
La partecipazione del Museo alla giornata di studi ha confermato il ruolo crescente di Pescia nel panorama culturale regionale, grazie a un patrimonio unico che continua ad attirare l'interesse di studio. si, restauratori e istituzioni. La presenza della Gipsoteca Andreotti nel confronto tra le principali realtà toscane rappresenta un riconoscimento significativo per la città, custode di una delle raccolte più complete e rilevanti dedicate a un singolo artista del XX secolo.
L'incontro ha inoltre evidenziato come la collaborazione tra istituzioni possa costituire la base per la creazione di un sistema coordinato delle gipsoteche e dei musei d'artista in Toscana, con la prospettiva di estendere tale rete, in futuro.
Anche a livello nazionale.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Prosegue con crescente successo il progetto il progetto di valorizzazione dell'opera e della figura di Libero Andreotti (1875-1933) uno dei massimi interpreti della scultura italiana del primo Novecento. Sono infatti oltre dieci le opere dell'artista attualmente in prestito o in partenza per cinque prestigiose mostre nazionale: da Arezzo (Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemporanea) a Parma (Fondazione Magnani Rocca) da Firenze (Galleria dell'Accademia) a Empoli (Antico Ospedale di San Giuseppe) fina a Casale Monferrato (Gipsoteca Leonardo Bistofli). L'artista pesciatino torna cosi al centro dell' attenzione critica e publica, inserito in contesti espositivi e di grande rilevanza che mettono il luce il linguagio unico sospeso tra classicismo e modernità.
«La Valorizzazione della figura del nostro Libero Andreotti è fondamentale per la promozione della nostra Gipsoteca, dei nostri musei e della nostra citta — dichiara Luca Tridente, vice Sindaco di Pescia — il crescente interesse nei confronti della sua opera è frutto di un lavoro articolato che coinvolge ricerca scientifica, collaborazione instutuzionale e promozione culturale. Siamo Orgogliosi del percorso intrapreso».
Il successo di questa iniziativa affonde le radici nell'importante lavoro di studio e catalogazione svolto a partire dall'Archivio Andreotti, che conserva oltre cinquemila documenti, tra lettere, disegni, fotografie e progetti: «Grazie a questo materiale, abbiamo potuto ricostruire percorsi inediti e riscoprire il legame tra Andreotti e il panorama artistica nazionale e internazionale — spiega Claudia Massi, direttrice dei Musei Civici di Pescia e responsabile scientifica del progetto — le attività svolte negli ultimi anni stanno portando frutti concreti, come dimostra l'interesse delle principali istituzione museali italiane».
Tra i risultati piú significativi figura la recente mostra "Libero Andreotti a Stoccolma nel 1920": «Questo che possiamo definire a tutti gli effetti un successo — conclude Tridente — è la testimonianza di una sempre più viva attenzione verso l'artista e la sua produzione scultorea, grafica e progettuale. Un risultato che premia la sinergia tra Commune, direzione scientifica, studiosi e istituzioni».
RIPRODUZIONE RISERVATA